fabio
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Elon Musk colpisce ancora, e ancor di più colpisce la banalità di certe sue considerazioni. Per quanto sia ritenuto un genio o almeno un visionario in ambito automobilistico, sul mondo dei crypto-assets (Bitcion, etc.) si è mosso come un elefante in una cristalleria.

Qualche mese fa aveva fatto scalpore la notizia che Tesla si sarebbe dotata di un elevato numero di bitcoin (in dollari circa 1 miliardo e mezzo) consentendo l’acquisto delle auto pagando appunto in BTC. Poi qualche altro tweet di blessing e infine pochi giorni fa una marcia indietro, sempre via twitter, il tutto contornato da irrazionali dichiarazioni rigurdo Dogecoin.

Questo ha determinato oscillazioni che possono impressionare sul prezzo di bitcoin. Io credo che Elon Musk, e in generale tutti i personaggi di un determinato tempo caratterizzati da un così forte ego, siano fra i peggiori nemici delle comunità e della decentralizzazione, al pari di una banca centrale, un governo-padrone, il CEO di qualsiasi importante banca, un influente giornalista – e così via – che fanno dichiarazioni di indirizzo avventate o non consapevoli.

Seguire ciecamente le indicazioni di una persona è l’esatto opposto della decentralizzazione, di cui bitcoin è una declinazione o se vogliamo uno strumento: una decentralizzazione perfetta richiede la consapevolezza di ciò che si fa e il perseguimento di un obiettivo, eventualmente anche incentivato. Questo è il motivo per cui la cosa più importante da fare, se si intende investire in bitcoin, è conoscerlo, impararne il funzionamento, studiarlo. Seguire i tweet di qualcuno – su bitcoin come su qualsisasi altra cosa – è forse la peggior mossa possibile perchè, non conoscendo il background di quei tweet, ci si espone agli interessi diretti che ne stanno alle spalle o, se non c’è malafede, alla follia del momento. Se c’è malafede invece ci prestiamo al perseguimento di interessi individuali (“centralizzati” di quella persona, se vogliamo).

La comunicazione, quasi sempre approssimativa e concentrata sulle persone più che sui fatti, fa il resto e diffonde sensazioni e sentimenti che incidono poi sui comportamenti futuri: dubbio, instabilità, insicurezza, paura.

Per quanto mi rigurda in questa storia sono fermo ancora alla prima dichiarazione e alla prima domanda: perché Tesla ha dovuto comprare Bitcoin per 1.5 miliardi di dollari per permettere l’acquisto delle proprie valute in crypto? Bitcoin non funziona come la cassa del bar dove se ti presenti con la banconota da 5 euro per pagarne 1 loro devono già averne 4 per darti il resto. Basterebbe leggere. Come basterebbe leggere qualcosa su Elon Musk per starne alla larga.